All’improvviso il dolore.. Succede che tuo figlio di 6 anni mentre lo prepari per andare a scuola ti dice:

“Mamma ma Giulia sarà in viaggio per il Paradiso o sarà già arrivata?”

e tu non capisci più niente, cominci a piangere e lui ti guarda smarrito perché vuole una risposta precisa. Ha 6 anni, vuole certezze. E solo nei suoi occhi così azzurri e così sereni trovi conforto, trovi la risposta, e riesci anche a smettere di piangere.

” È sicuramente già arrivata, amore mio. Adesso, però, mettiti le scarpe che sennò facciamo tardi”.
Che poi, se fosse finita qui, me la sarei cavata, direi con onore.
Invece no.. Il nanetto insiste, non gli basta la risposta, vuole sapere di più.
“Ma se lei è in Paradiso quando muoio io vado da lei?”
“Certo amore mio, per questo devi comportarti bene”.
“E tu mamma andrai in Paradiso?”
“Non lo so, amore, non ci ho mai pensato su troppo… devo dirti che adesso il fatto che ci sia Giulia ad aspettarmi mi da una spinta in più.. Forse è l’unica cosa che mi interessa davvero, quindi mi impegnerò a comportarmi bene”.
“Mmmmm”
“La cartella, amore mio, è tardi..”
“No mamma, é importante, devi dirmi ancora una cosa.. Dove è il Paradiso precisamente?”
Qui gioco il jolly, o almeno lo credo, usando una delle frasi preferite del mio don… “È un grande mistero tesoro..”
“Che cosa vuol dire mamma? Che non lo sai?”
“Esatto amore. Che non lo so. E non lo sa nessuno in realtà. Il Paradiso forse non è un dove ma è un quando..”

Questa è difficile lo so, ma mi esce in automatico. Il nano va in confusione, ma non demorde.
“Ma come si fa a credere in qualcosa che non sai dove è?”
“Non lo so, amore, é proprio perché è un mistero che ci devi credere e basta. Ti devi fidare.”
“Quanti misteri mamma.. Come sei noiosa.. Andiamo a scuola che è meglio…”

Hr 8.15… Fine della conversazione. Giornata in salita… Però un sorriso me lo hai strappato.

Grazie, Matteo!