Momenti felici

“Che giorno è oggi mamma?” mi ha chiesto Matteo qualche giorno fa. “Domenica” ho risposto.. poi ho riflettuto… “Non è domenica Matte, è La domenica delle palme”. “Che cosa vuol dire mamma?” ha ribattuto.

Domanda difficile Giulia.. però hai ragione… me la sono andata a cercare, dunque ho provato a rispondergli.

Devi sapere, tesoro, che la domenica delle palme è una giornata che mi ha sempre affascinata. La trovo una festa strana, assurda, senza senso. Ma forse per questo mi ha sempre incuriosito molto più della domenica di Pasqua. Pasqua è Pasqua, e non si discute. Ma perchè festeggiare le Palme? L’ho sempre trovata una cosa curiosa, e pensa che in chiesa c’è sempre stata molta più gente la domenica delle palme che il giorno di Pasqua. E noi bambini, che avevamo lottato per conquistarci nei giorni prima la palma più bella, eravamo pronti prestissimo.. perchè allora non era come adesso. Ai miei tempi le palme si benedicevano solo alle messe della mattina, e se non ci potevi andare o arrivavi tardi.. ciao.. la palma non te la benediceva nessuno. Era una roba abbastanza dittatoriale, forse per questo mi incuriosiva tanto.

Ho passato anni a pensare che non fosse una cosa giusta, che colpa ne avevi se quella mattina ti svegliavi tardi… nessuna per carità… semplicemente avevi sprecato tempo a intrecciare le palme perchè con il fatto che non erano benedette non ti servivano a niente… Poi le regole sono cambiate, adesso i sacerdoti benedicono tutto a tutte le ore, alle messe della mattina, del pomeriggio, della sera, anche alla prefestiva. Questo forse è un po’ esagerato, ma adesso è così. Così se dormi un po’ di più puoi stare sereno. Avrai comunque un’altra occasione per far benedire la tua palma.

Ti starai chiedendo perchè ti parlo di questo. In effetti mi sono stupita anche io delle mie riflessioni. Ti confesso che quest’anno della domenica delle palme non me ne poteva importare di meno, e non sarei comunque andata a messa nemmeno se le chiese fossero state aperte.

In realtà domenica, quella domenica mi sono svegliata con un ricordo bellissimo in testa e ho voluto condividerlo con te, perchè tu sei parte integrante di quel momento.

Era la domenica delle palme del 2014, la chiesa di San Francesco era strapiena, e io ero molto molto incinta e quindi molto molto stanca. Tu eri con me, per mano, e quando alla fine, faticosamente, sono riuscita a guadagnarmi una sedia e mi sono seduta (mi ricordo ancora benissimo il posto) mi sono sentita in pace. Avevo te e tuo fratello con me, c’era papà vicino a noi e ho pensato che stavo davvero bene lì, tranquilla, al sicuro. Dopo pochi giorni è nato tuo fratello e la nostra famiglia è stata completata. E’ un ricordo che ancora oggi, quando ci penso, mi trasmette serenità, e ogni tanto ci penso, cercando di trovare pace.

“Mamma, ma è stata la domenica della telefonata di papà al 118?” “Si Giulia” “Ti ricordi che ridere?” “Se me lo ricordo tesoro..” “Me lo racconti di nuovo?” “No amore, adesso non si può, sennò roviniamo la poesia del momento… Fattelo raccontare da papà…”

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