26 novembre 2019-26 novembre 2022, 3 anni.

Cara Giulia,

in tanti mi dicono “non so proprio come tu faccia”.. e spesso mi chiedo io stessa come riusciamo ad andare avanti… svegliarsi ogni mattina senza averti con noi, fermarci davanti alla tua scuola senza vederti uscire, festeggiare il Natale senza di te… Avresti compiuto 11 anni questo ottobre, e sono sicura che saresti stata bellissima.. piena di luce e di amore per tutti, paziente ma con la risposta pronta, critica ma sempre gentile, generosa quanto bastava per farti voler bene da tutti. Non ti abbiamo visto fare la prima comunione, né l’esame di quinta elementare, e non ci saranno più traguardi da raggiungere o successi da festeggiare. È difficile sopravvivere a chi si ama e ci lascia in maniera insulsa prima del dovuto.
Non è una colpa essere sopravvissuti, come non è una colpa voler continuare a vivere. Ma è difficile.
A chi non è mai capitato di infilarsi una scheggia in un dito? Il dolore è così, è come una spina che ti si infila sottopelle… Sta lì in agguato ed esce a galla quando meno te lo aspetti..  e ti rode, ti assilla, non ti lascia mai. A volte, come la spina, macera la pelle e crea un’infezione che per trattarla ci vogliono dei buoni antibiotici.. è solo una spina, ma fa un male cane.
Il dolore della perdita è così, continuo, sordo, cattivo, sempre in agguato, pronto ad approfittare di quei momenti in cui ti rilassi e abbassi la guardia.
Solo il tempo riesce in parte a calmarlo… Ma quando non ci pensi più torna a galla e ti massacra…
Però.. c’è una speranza o forse più di una. Che …
Mi ispiro dalle parole di un amico che scriveva che “bellezza,  eleganza e leggerezza devono essere di cura per dolori non facili da attraversare”.  Alla fine è lo spirito di Giulia..   Che ci ha mostrato come attraversare la vita nonostante le difficoltà… E ha sempre avuto un sorriso per tutti. La casa di Giulia sarà quello spazio dove portare la luce senza incolpare il buio…. Perché la cura non è solo lenire il dolore ma è anche nutrire bellezza, gioco e amore per la vita con qualcosa che può sembrare superfluo ma che diventa fondamentale per la sopravvivenza.  Si può essere leggere e profonde.. e allora spazio alle mamme e alla loro voglia di vivere e di essere belle anche se hanno un dolore enorme dentro, perché la leggerezza è nutrimento dell’anima e la bellezza è un sorriso non scontato che nasce dalla gioia di vivere di chi ha attraversato il buio…
E allora ecco spiegato il senso di quello che facciamo, degli eventi che organizziamo e dei gadget che portano il tuo nome, con la bellezza dei vestiti, la leggerezza dei costumi, la profondità della solidarietà che ci fa andare avanti.
Grazie per esserci tutti vicino, grazie soprattutto a quanti non hanno conosciuto Giulia ma la fanno continuare a vivere nel ricordo, perché la condivisione del dolore è essa stessa parte importante del processo di guarigione.
PS la spina esce fuori alla fine, ma lascia il segno. Solo il tempo lenirà la ferita, ma se ci prenderemo per mano e ci faremo portare dall’amore sarà tutto un po’ meno difficile, e forse non sopravviveremo ma vivremo.

PPS sono passati tre anni da quando te ne sei andata ma sembra trascorsa un’eternità. Ci manchi come il primo giorno… ma ti prometto che anche quest’anno faremo l’albero di Natale, con tante luci e tanti colori come piaceva a te.

Un bacino nel vento principessa adorata!

1 Comment
  • deborah
    Posted at 08:15h, 28 Novembre Rispondi

    ciao carlotta…mi ha piacere incontrarti venerdi al volo mentre uscivi da calcio con matteo…sei sempre una donna super le tue parole colpiscono dentro…io giulia l ho conosciuta anke se poco…xche ero con Lodo e la maury all epoca…era una bimba super…e ora una sigrina io so che Giulia vive in ogni gesto e in ogni persona che vi circonda e vi ama…la vita e stata crudele ma vi ha permesso di incontrare persone stupende nella casa di giulia…che vi aiutera a lenire non si cancella ma si lenisce…e a vivere invece di sopravvivere…ti abbraccio forte forte cara bacioni deborah…☺

Post A Reply to deborah Cancel Reply