Il Piccolo Principe

Cara Giulia, 
Innanzitutto scusami per il ritardo con cui ti scrivo ma oggi è stata una giornata molto frenetica.. Comunque sia sono ancora in tempo vero?! Oggi ho una questione importante di cui ti devo parlare.. mi hanno fatto una domanda.. non mi ricordo se era oggi o ieri, ma importa poco, il fatto è che la domanda mi ha un po’ stupito.. Qualcuno mi ha detto che non era chiaro il significato del biglietto che papà, Matte e io abbiamo mandato a tutte le persone (almeno abbiamo cercato di mandarlo a tutte ma erano così tante che temo di aver dimenticato qualcuno e in questo caso me ne scuso..) che sono venute in chiesa per te… 
Devo confessarti che ci sono rimasta piuttosto male, anche perché, avendo saccheggiato tutto il libro del Piccolo Principe, a questo punto ho il timore di non essere stata compresa del tutto. E allora ho deciso di spiegare perché ho scelto questa frase.. E la prossima volta parlerò della questione stelle.. Ma quella forse è più facile da capire. 
Valle a capire le persone, amore mio, magari hanno letto tonnellate di libri e non si ricordano di questo fantastico libercolo.. Fosse solo per le illustrazioni varrebbe la pena impararlo tutto da cima a fondo. 
Ricordo che quando ti ho fatto vedere il disegno numero uno tu mi hai spiazzata perché per te il disegno in questione non era un cappello ma un serpente che aveva digerito un elefante… E giuro che io non te lo avevo suggerito, anche perché nemmeno me lo ricordavo.. Anche da lì ho capito che eri una bambina straordinaria, e quindi è stato naturale per me attingere a questa fonte. 
Gli adulti, bimba mia, hanno perso la fantasia, e non sanno più sognare.. Parlo in generale ma magari qualcuno si salva.. 
E tu mamma? Io… Beh… La vita la fantasia me l ha portata via, i sogni me li ha cancellati, ma nonostante tutto riesco a capire l’importanza dell’addomesticare, perché tu, amore mio, me lo hai spiegato con la tua vita. Capisci che però addomesticare qualcuno porta con sé dei rischi… Per questo tanti non lo fanno, per non correre il rischio di soffrire dopo… E infatti io piango ogni giorno perché tu te ne sei andata, come il piccolo principe… Ma è bello lo stesso, perché è il sapore stesso della vita. Certo, non fosse così doloroso forse sarebbe più gestibile, ma probabilmente non sarebbe la stessa cosa. 
Riassumendo.. La volpe, un animale selvatico che il Piccolo Principe impara ad addomesticare, è colei che insegna a questo bambino il significato profondo, e talvolta doloroso, dell’amore. Per questo per la volpe il grano non sarà più solo giallo, ma sarà biondo come il suo nuovo amico, e per questo si corre il rischio di soffrire un po’, quando si viene addomesticati. 
É questo sai quello che mi ha fatto decidere.. Il biondo del grano mi ricorda il colore dei tuoi capelli, e il rumore dei passi.. Beh… Quello è ancora più chiaro.. Io aspettavo ogni giorno il rumore dei tuoi passi quando entravo in casa, e vedevo nel buio i tuoi piedotti che con la tua camminata un po’ sghemba arrivavano da me, e solo al pensiero che tu fossi lì solo per me già sorridevo e il mio cuore si scaldava… 
Dunque topolina ho scelto questa frase perché parla dell’importanza dell’amore, e dei legami basati sull’amore. Questo per me è quello che conta per davvero, non il possesso materiale delle cose, o il denaro, ma il bene che si prova verso coloro con cui abbiamo creato un legame profondo. Questa è la lezione più importante che il piccolo principe impara, e una volta appresa, può fare ritorno al suo pianeta d’origine. Questa è la lezione che tu mi hai insegnato.. Mi hai addomesticata e mi hai insegnato che cosa vuol dire amare veramente e incondizionatamente. Grazie tesoro mio!
“Per favore… Addomesticami”, disse. “Volentieri”, rispose il piccolo principe… 

1 Comment
  • Unknown
    Posted at 10:33h, 28 Gennaio Rispondi

    Cara Giulia anche io e Emma ti pensiamo sempre, Emma ti ha scritto una lettera te la manderò sei sempre nei nostri pensieri

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